Tribunale: piccola boccata d'ossigeno
Qualche mese di ossigeno in più: è quanto ottenuto oggi dai giudici di Pinerolo al termine dell’incontro col presidente del Tribunale di Torino, Luciano Panzani. «Oggettivamente era il massimo che si poteva sperare», ha ammesso Alberto Giannone, presente al summit con la presidente Simonetta Rossotti. In sostanza Panzani ha assicurato che chiederà al Ministero di prorogare di un anno l’operatività degli uffici giudiziari di Pinerolo, sia per il penale che per il civile. Vale a dire, il previsto accorpamento a Torino, con conseguente trasloco di personale e fascicoli, scatterebbe non dal 13 settembre, ma non prima dell’estate 2014. «È previsto però un percorso graduale – precisa Giannone -: fino a dicembre i nostri uffici funzioneranno a pieno regime e tutti i processi verranno fissati qui, per smaltire i procedimenti già avviati e l’arretrato “fisiologico”. Poi, progressivamente, magistrati e udienze confluiranno a Torino».
Discorso diverso per la Procura (rappresentata oggi da Santoriello e Maina): fin da settembre i pm entreranno nell’organico torinese (oggi guidato da Caselli), fatta salva la possibilità di presiedere a Pinerolo le udienze già in calendario. Uno scenario che, ovviamente, verrebbe ribaltato nel caso il nuovo Governo decida di correggere il decreto legislativo in questione, o quantomeno di posticiparne l’entrata in vigore per poter ripensare l’intera riforma della geografia giudiziaria. Una prospettiva che tutti, salvo Monti & C., riterrebbero auspicabile. nel frattempo atteso anche il parere della Corte costizionale sui ricorsi presentati da alcuni avvocati.
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Paola Molino