Processo asilo nido: condannate, alla Pamfili la pena maggiore
«Andremo in appello: sappiamo di essere innocenti». Poche parole, a caldo, quelle di Francesca Pamfili, non appena il giudice Luca Del Colle ha pronunciato la sentenza che l'ha condannata a 12 mesi di reclusione, col beneficio della condizionale. Due mesi in meno a Stefania Di Maria ed Elisa Griotti (per quest'ultima anche una multa da 200 euro per le lesioni colpose, relative all'episodio dei morsi verificatosi nel giugno 2010). Il pm Ciro Santoriello non aveva invece fatto distinzioni, chiedendo 18 mesi per tutte.
Si è concluso così, dopo 22 udienze dibattimentali (l'ultima, questa mattina che ha visto le repliche del pm, delle parti civili e dei difensori), un processo di cui si è parlato molto e che ha avuto una risonanza mediatica senza precedenti.
Le tre ex-titolari dell'Asilo nido Nel paese delle meraviglie (sequestrato l'11 novembre del 2010) sono state assolte dall'accusa di abbandono di minore e condannate invece per i maltrattamenti ad alcuni piccoli ospiti della struttura. Per questo i legali, Mirella Bertolino (Pamfili), Cristina Botto (Di Maria) e Davide Richetta (Griotti) parlano di sentenza «contraddittoria. C'è stata assoluzione per un capo di imputazione e condanna per un altro, anche se sono basati sulle stesse testimoni e sugli stessi fatti. Aspettiamo comunque le motivazioni», per le quali il giudice si è riservato 90 giorni. Il pm oggi si dice «sereno. La decisione del giudice dimostra che l'inchiesta non era campata in aria e che le accuse erano fondate». Per Santoriello, la conclusione di questo processo dimostra anche che «non si può permettere a chiunque di aprire un asilo. Non ci si può inventare educatori».
Le tre imputate dovranno anche risarcire le parti civili (sei famiglie più il Comune di Pinerolo), con cifre da quantificare in separato giudizio, e le spese processuali.
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Paola Molino