Da Crissolo a Pian Muné, il problema è "gestire" la neve

Valle Po, le polemiche infiammano le sempre più "deboli" terre alte

VALLE PO – Numerosi focolai polemici infiammano le "terre alte" del Po, non ultimo (certamente) quello della fine sicura della Comunità montana. Soffiano venti sempre più angosciosi, infatti, anche sulla fruibilità e sostenibilità della neve del Monviso: a Crissolo, dove le ultime decisioni assunte in merito alla stazione (con la rocambolesca rottura degli accordi a tre: Comunità montana, Comune di Crissolo e il gestore Sipre) hanno scatenato discussioni, dubbi, perplessità, evidenziano (in ogni caso) una necessità di contributi giganteschi per garantirne la sopravvivenza. Anche a Paesana, i dissidi sulla gestione di Pian Munè hanno incendiato le ultime sedute consiliari e, ad oggi, l’apertura degli impianti è ancora in forse, visto che la "voracità economica" - per adeguare le attrezzature - continua la sua marcia inesauribile e considerato che l'intero territorio (o quasi) temporeggia pericolosamente ad assumersi oneri aggiuntivi. Non a Oncino dove finalmente, almeno per la stagione imminente, un gestore - per la pista di fondo delle Bigorie - è spuntato quasi inaspettatamente dopo due gare andate deserte. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone.
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino