Alpinista francese muore sul Monviso
CRISSOLO – Un alpinista francese di 65 anni, Jean Marc Chevalier, è morto sabato 15 precipitando per più di 200 metri lungo la via normale al Monviso.
L’uomo che procedeva slegato, si trovava in alto, oltre il bivacco Andreotti a più di 3.000 metri di altitudine. La caduta è avvenuta in quel momento per cause che ancora devono essere chiarite del tutto. L’allarme è stato lanciato alle 13,25 da altri alpinisti che hanno assistito all’incidente dal Re di pietra.
Dopo la loro chiamata al 112 è stato mobilitato l’elicottero dell Soccorso alpino e speleologico piemontese. I soccorritori hanno trovato il corpo dell’alpinista, ormai senza vita, e trasportato la salma a Crissolo e successivamente ricomposta nella camera mortuaria di Saluzzo, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L'uomo viveva a Soisy-sur-Seine, Comune dell'hinterland parigino. Potrebbe in realtà, secondo un'ipotesi, aver sbagliato strada, perché secondo le testimonianze raccolte stava percorrendo il canale Calcino, che non fa parte della via normale. Forse vista l'ora stava già rientrando dalla vetta. Alla quota alla quale è precipitato, attorno ai 3.400 metri, c'è della neve. Gli esperti del Soccorso alpino raccomandano un'attrezzatura adeguata, le competenze alpinistiche necessarie e la cautela di essere sempre legati in cordata.�
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Paola Molino