«Per una svista la Cruto ha dato in eredità i miei libri»

Piossasco, nel testamento della scrittrice

PIOSSASCO - Di solito quando si è citati in un testamento è perché il caro estinto (o la cara estinta) ti ha lasciato un ricordo o qualcosa di più sostanzioso. Molto gradito, soprattutto se inaspettato. A me è successo il contrario, ovvero la persona scomparsa ha lasciato in eredità i miei libri alla biblioteca "Revelli" di Piossasco. Una svista? Motivi più profondi? Mi scuso se la vicenda è autoreferenziale, ma penso sia da raccontare. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino