Il "guaritore di Luserna" vittima dell'ex-procuratore?

Una strana vicenda e l'indagine condotta da Marabotto

LUSERNA S.G. - Era il 28 gennaio 2008 e Livio Martina pensava di essere finalmente fuori dai guai giudiziari. Il giudice Paola Meroni del Tribunale di Torino, sezione distaccata di Chivasso, l'aveva assolto "perché il fatto non sussiste".
Martina, 70 anni appena compiuti, personaggio controverso di cui in passato "L'Eco" si era ampiamente occupato, era accusato di "abuso della professione medica". Di lui parlavano come un pranoterapeuta dalle grandi doti taumaturgiche. Qualcuno gli aveva affibiato l'appellativo di "mago di Luserna", accusandolo di plagiare i suoi "pazienti".
Contro di lui anche due lettere anonime. La prima del febbraio 2001, la seconda datata 14 ottobre 2003: l'autore ipotizzava che Martina esercitasse abusivamente la professione di medico e sollecitava i Carabinieri di Luserna e Castiglione Torinese (una delle presunte sedi operative del "guaritore" sarebbe stata a Rivalba) ad occuparsene. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino