Tribunale di Pinerolo, per Monti è una zavorra
«Come è possibile entrare in Consiglio dei ministri convinti di essere salvi ed uscirne cancellati?» si chiede il presidente dell'Ordine degli avvocati, Alfredo Merlo. «Non me lo spiego», e non se lo spiega nessuno. Però è quanto è successo venerdì scorso, quando la proposta di riforma delle circoscrizioni giudiziarie, messa a punto dal capo del Dipartimento Luigi Birritteri, è stata stravolta. Lì, nero su bianco, era contenuta non solo la salvezza del Tribunale di Pinerolo, ma pure il suo ampliamento. Invece, in un amen è tutto saltato: sul Palagiustizia di via Convento di S. Francesco si è abbattuta, brutale e inaspettata, la scure della Severino che ha tagliato 37 Tribunali, 38 Procure e 220 sedi distaccate (cioè tutte). Salvati invece gli uffici giudiziari di Ivrea che pure, rispetto a Pinerolo, hanno un bacino di utenza inferiore e il 35 per cento delle cause in meno. (approfondimenti nell'edizione in edicola)
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Paola Molino