Pinerolo: saluto romano a Carnevale, scontro Salvai e Pd poi arrivano le scuse del sindaco
È montata nel giro di poche ore la polemica in merito ai saluti romani fatti da alcuni figuranti del carro di Centallo-Fossano durante la sfilata di Carnevale che si è tenuta domenica. A denunciare il fatto è stato il consigliere Pd Matteo Giorgis: «Non può essere taciuto e derubricato a quattro ragazzini che non sanno cosa sia quel saluto. Sinceramente non può diventare una prassi, sinceramente non può essere tollerato in una manifestazione pubblica ancora più se è una manifestazione per bambini». Fin da subito Pro Loco e organizzatori hanno preso le distanze dall'accaduto dando un punteggio molto basso al carro ma senza squalificare il gruppo: «Per una questione di ordine pubblico e per non rovinare una manifestazione dedicata ai bambini che è andata molto bene ed è stata di successo».
A far scattare ulteriormente le polemiche è stato poi il sindaco Salvai in una dichiarazione rilasciata al quotidiano La Stampa in cui ha riferito che il Consigliere Giorgis «avrebbe dovuto starsene a casa».
Dichiarazione che ha presto suscitato la reazione del Partito Democratico locale; attraverso una nota stampa il partito ha definito «Inaccettabile» il comportamento del sindaco, «Noi siamo con il Consigliere Matteo Giorgis, non stiamo a casa e nemmeno ci voltiamo dall’altra parte di fronte a gesti di questo genere che offendono i valori di libertà in cui crediamo, per difendere i quali molte persone hanno messo in gioco la loro vita in un tempo in cui voltarsi dall’altra parte e stare a casa era di certo più comodo e meno rischioso. Signor Sindaco non siamo più disponibili ad accettare i suoi comportamenti incuranti dell’educazione e del rispetto del suo ruolo istituzionale. Insieme con Matteo aspettiamo le sue scuse».
Le scuse sono poi arrivate e tramite un altro comunicato stampa Salvai ha voluto rimarcare che «L'unico racconto che resta sui media riguarda quelli che ho definito "quattro scappati di casa" che, probabilmente senza piena consapevolezza della gravità del loro gesto, hanno oscurato il valore di un evento che meritava di essere esaltato in tutta la sua bellezza. Ancora una volta, le mie parole sono state decontestualizzate e si è colta l’occasione per dare di Pinerolo un’immagine distorta e ingiusta. Come troppo spesso accade, si è scelto di "gettare via il bambino con l’acqua sporca". Peccato che, in quell’acqua insozzata da quattro mele marce ci fosse un’intera comunità, quella pinerolese, fatta di persone che ogni giorno si impegnano per rendere migliore la città. Ritengo che i ragazzi in questione debbano essere resi consapevoli della gravità del loro gesto ma allo stesso tempo credo che la nostra città meriti di essere raccontata anche per ciò che di bello viene fatto e non come un covo di neofascisti»
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Paola Molino