Osasco, manifesti-lenzuolo con scritte volgari: ora dai ragazzi arriva una lettera di scuse
Scuola finita, chi ieri chi oggi. Comunque ora per tutti, tranne coloro che dovranno sostenere gli esami di Terza Media o di maturità. Da ormai da 10 anni, gli allievi dell'istituto Agrario Prever di Osasco usano concludere il loro percorso scolastico con una sfilata di trattori: rombo di motori e scampanio di campanacci. Bello, simpatico, allegro. Non è però passata inosservata (e i nostri lettori ce l'hanno segnalata) l'idea di apporre lenzuoli ai cancelli dell'istituto con scritte che difficilmente potremmo invece definire come simpatiche, e tantomeno appropriate, battute. Su una, volgare e di pessimo gusto, leggiamo: "Lavoriamo con le vacche a 4 gambe ma preferiamo quelle a due". Che dire? Lo lasciamo spiegare alla dirigente dell'Istituto Prever Roberta Martino, da noi interpellata: «La Festa che ha un valore educativo e una valenza importante - precisa - si conclude con un momento goliardico dei ragazzi che, ironicamente, lasciano spazio ai loro pensieri, attraverso l'elaborazione di manifesti lenzuolo, affissi lungo la cancellata». La festa avrà sicuramente un valore educativo ma in quelle scritte è difficile cogliere "valori", ironia goliardica e tantomeno rispetto.
Siamo certi che in moltissimi, studenti, studentesse e docenti, in quegli striscioni comparsi ieri, venerdì 7 giugno e ad oggi non ancora rimossi, proprio non si riconoscano e non ne condividano i contenuti: uno scivolone (tanto più nell'euforia di fine anno scolastico) può succedere anche in un istituto superiore di alto livello e riconosciuto prestigio come il Prever, ma ci sta pure stigmatizzarlo come inopportuno. Siamo altrettanto certi che le riflessioni e i pensieri dei ragazzi, da cui è però già giunta una lettera di scuse che fa loro onore (e che potete leggere integrale qui di seguito), possano andare ben più in profondità. "Il nostro intento era far ridere e non offendere", dicono nella loro lettera, a firma dello "staff della festa di fine anno scolastico" - purtroppo abbiamo sottovalutato questo aspetto, commettendo un grave errore di cui ci reniamo conto e ci vergogniamo molto... porgiamo le nostre scuse e ci scusiamo inoltre per la brutta figura di cui abbiamo macchiato la nostra scuola.... non era nostra intenzione e ci sentiamo profondamente dispiaciuti". E poi la promessa: "sensibilizzare i ragazzi del prossimo anno ad essere più seri rispettando tutte le persone". Permetteteci di dirlo: bravi ragazzi, avete saputo imparare da un errore e, ci auguriamo, farne tesoro.
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Paola Molino