Bibiana dice "no" agli stranieri
Discussioni accese e momenti di imbarazzo ieri sera a Bibiana nel corso del Consiglio comunale aperto alla popolazione, riguardante la possibile apertura di un centro di accoglienza per stranieri in paese. Presente l'intera amministrazione comunale ed un'ottantina di bibianesi che, a più riprese, hanno espresso il loro "no" deciso alla prospettiva di accogliere una cinquantina di migranti. Il sindaco Fabio Rossetto ha nuovamente sottolineato la mancanza di un progetto di accoglienza e la sua contrarietà all'apertura, mentre il proprietario dell'immobile che verrebbe affittato ad una cooperativa vercellese, Igor Casablanca, ha esposto la sua posizione: «A più riprese ho affidato l'incarico a cinque agenzia immobiliari, ho cercato di vendere o di affittare il mio immobile, diciassette stanze che venivano utilizzate, fino al 2019, come residence per anziani. Nessuno ha mostrato interesse, ed il Comune, al quale avevo chiesto una mano, non mi ha mai aiutato. Ora non riesco più a pagare le imposte: sono arrivato a spendere 30 mila euro di Imu». Immediata la reazione dei presenti, imbarazzante il processo che ne è scaturito contro Casabianca, decisamente indirizzato verso l'aspetto economico e non sul tema portante della serata, quello sociale e dell'accoglienza. La discussione si è ulteriormente accesa, con l'intervento di due mamme cha hanno mostrato la loro paura ed il loro timori nel «trovare al parco giochi, assieme ai loro bambini, anche stranieri. Non è garantita la sicurezza, dovremo tenere i nostri bambini chiusi in casa».In giornata, il sindaco Rossetto trasmetterà alla Prefettura la contrarietà di parte della popolazione bibianese e la "non condivisone del progetto". Su l'Eco in edicola oggi - mercoledì 26 luglio - l'intervista a Michele Bolco, amministratore delegato della Cooperativa vercellese Versoprobo, che ha avviato l'iter procedurale per l'apertura del centro.
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Paola Molino