Incendio nell'oratorio della chiesa di Sant'Aniceto, il parroco sospetta l'origine dolosa
Sabato pomeriggio i Vigili del fuoco di Pinerolo e la locale squadra Aib hanno spento il principio di incendio divampato in un armadio nel salone dell'oratorio "ex femminile" di Villar Perosa, la struttura comunicante con la chiesa di Sant'Aniceto, nel villaggio operaio. L'intervento è stato richiesto intorno alle 15,30 ed è andato a buon fine prima che le fiamme si propagassero ad altri locali.
Nessuno, per fortuna, ha riportato lesioni o intossicazioni fumo e fiamme. I danni riguardano l'interno della struttura e le zone coinvolte dalle operazioni di spegnimento.
A dare l'allarme, alcuni volontari dell'oratorio mentre il parroco don Orlando Aguilar Tobon li raggiungeva sul posto. «Nell'oratorio maschile era in preparazione un evento per la domenica - spiega Cristina Zanon, presidente dell'associazione missionaria Cuore Aperto e volontaria attiva in oratorio - e stavamo andando nella cucina di quello femminile per portare il cibo da mangiare il giorno dopo quando abbiamo notato il fumo. Vista la tragedia successa a Pinerolo nei giorni scorsi abbiamo evitato di aprire le porte e don Orlando ci ha detto di chiamare i Vigili del fuoco».
A bruciare era un armadio contente carta e giocattoli: «Viene usato molto raramente. Ma ciò che ci ha colpiti è che la porta era chiusa a chiave con quattro mandate». L'origine dell'incendio non è chiara. I Vigili del fuoco avrebbero escluso cause di autocombustione legate alle batterie di alcuni giocattoli.
Gli abitanti della casa di fronte avevano notato le luci accese al mattino alle 5. Le signore che si fanno carico delle pulizie in chiesa hanno raccontato di aver sentito odore di sigaretta nella cappella, come se qualcuno avesse fumato. Ma quando sono andate nel salone per spegnere la luce lasciata accesa, e abbassare la tapparella rimasta a metà, nel locale non hanno notato niente a parte il disordine. Il dubbio è che possa essere stato lasciato qualcosa nell'armadio che poi lentamente ne ha provocato l'incendio ore dopo. L'innesco non è però stato individuato e i Vigli del fuoco tendevano ad escludere l'autocombustione di giocattoli a pile.
«Speriamo che sia stata una bravata e non un atto volontario - commenta Zanon - perché chiunque sia stato è qualcuno che ha le chiavi. È accaduto spesso negli anni passati che per le feste si dessero le chiavi. È possibile che ce ne siano in giro a nostra insaputa».
«Io sono convinto che sia stato doloso, ci sono diversi elementi che lo fanno pensare. Qualcuno è entrato conoscendo bene l'oratorio, dove si trova l'interruttore della luce e come funziona la serratura, che era stata richiusa con quattro mandate, e non con due come avviene di solito. Spero che la persona responsabile si faccia un esame di coscienza e si autodenunci. Ha fatto un grave danno che avrebbe potuto essere peggiore, è stato molto incosciente».
Articolo aggiornato il 1 novembre 2021 alle ore 16:30.
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino