Secondo giorno di sciopero davanti alla Raspini
Per il secondo giorno consecutivo una quindicina di lavoratori è in sciopero davanti allo stabilimento Raspini di Scalenghe. Sono dipendenti di una cooperativa a cui è appaltato il reparto delle spedizioni.
I lavoratori chiedono l'applicazione del contratto nazionale della Logistica invece del Multiservizi e l'allontanamento di un responsabile di reparto accusato di minacciare i colleghie e di applicare pesanti discriminazioni nei confronti degli iscritti al sindacato. «Non ce ne andremo fino a quando non ci sarà un confronto serio con l'azienda - dicono i lavoratori - ma per il momento non si è fatta vedere».
Dalle 5 di questa mattina i lavoratori, uniti attorno alla sigla SiCobas, stanno bloccando i cancelli e impediscono ai camioni di entrare e uscire dall'azienda.
«Questa mattina - dicono i manifestanti - mentre lo sciopero era già in corso sono arrivate alcune auto di lavoratori che avrebbero dovuto sostituirci. Quando hanno capito che stavamo manifestando per i nostri diritti si sono scusati e se ne sono andati per solidarietà».
Sul posto ci sono anche tre volanti dei carabinieri, che in mattinata hanno raccolto le segnalazioni dei lavoratori riguardo agli orari di lavoro.
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Paola Molino