Taglio della monoclasse di Angrogna: il presidente nazionale Uncem Bussone scrive alla ministra Azzolina

Taglio della monoclasse di Angrogna: il presidente nazionale Uncem Bussone scrive alla ministra Azzolina
Giovedì 18 Giugno 2020 - 12:18

Monoclasse cancellata alla scuola primaria di Angrogna: il presidente nazionale Uncem Marco Bussone ha scritto alla ministra all'Istruzione Lucia Azzolina, all'assessore all'Istruzione della Regione Piemonte Elena Chiorino e al vicepresidente regionale Fabio Carosso: «Il taglio della monoclasse compromette l’organizzazione del lavoro in aula e di fatto non permette il distanziamento fisico come previsto a seguito dell’emergenza sanitaria».

 

La premessa è la notizia dei giorni scorsi che l’ufficio scolastico regionale del Piemonte ha deciso di cancellare la monoclasse. Lo scorso anno scolastico alla primaria di Angrogna c'erano due pluriclassi di 12 bambini (prima e seconda) e da 14 (quarta e quinta), più la monoclasse da 9 (terza). In totale 35 alunni contro i 36 di quest’anno, perché 34 sono già iscritti e 2 si iscriveranno. Numeri che anche secondo Uncem non solo non giustificano ma sconsigliano la soppressione della monoclasse.

 

IL CONTESTO

«Esattamente un mese fa - ha premesso Bussone - Uncem portava alla Vostra cortese attenzione, la situazione della scuola dell’infanzia di Paesana che rischia di subire il taglio di una sezione a partire da settembre 2020. Nelle ultime settimane, sono stati numerosi i Sindaci che hanno scritto a Uncem sollecitando interventi presso il Ministero, le Regioni, gli Uffici scolastici regionali, per situazioni analoghe a quelle del Comune della Valle Po, in Piemonte».

 

Aggiunge poi: «La riduzione di classi e organico nei plessi dei Comuni montani, decisa unilateralmente dall’Ufficio scolastico regionale del Piemonte, senza alcun confronto con gli Amministratori locali, compromette l’offerta di servizi nei territori, come Uncem da sempre evidenzia. La correzione dei parametri nazionali per la formazione delle classi, deve essere anticipata da una capacità dell’Ufficio scolastico, su indicazione istituzionale, di rispondere efficacemente alle istanze e alle necessità dei territori. I tagli di classi, le riduzioni di organico nelle aree montane devono essere evitate, tantopiù in questa fase storica complessa e delicata».

 

 

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Paola Molino