Stalking, ricettazione aggravata, danneggiamenti, diffamazione: i quattro, pesantissimi, capi d'imputazione sono le risultanze dell'indagine condotta dal pm Andrea Padalino nei confronti Massimiliano Conte, classe '86, agente dela Polizia stradale oggi sospeso dal servizio. Un'indagine che dire blindata è poco, tanto che il pm ha ritenuto di poter andare a processo con giudizio immediato ed ora il gip Alfredo Toppino ha accolto la richiesta, disponendo il decreto che fissa il rito. Conte, arrestato il 4 luglio e dal 26 di quel mese ai domiciliari nel Leccese, dovà presentarsi davanti al giudice monocratico della Quarta sezione penale del Tribunale di Torino, lunedì 20 novembre.
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