Uno sguardo al medio-lungo termine: dopo l'eterna mitezza i primi freddi simil-invernali?
La stagione autunnale 2019 sta mostrando il classico lato piovoso, dopo una prima parte piuttosto secca, con ripetute occasioni di assistere a precipitazioni degne di nota. L’ ultimo evento perturbato di questo periodo, prima di lasciare spazio ad una parentesi di tempo stabile, è in via di sviluppo in queste ore e porterà piogge intense (con neve a quote elevate) tra stasera e domattina, con picchi che potranno mettere a dura prova i corsi d’acqua secondari delle nostre medie-bassi valli.
Ma la caratteristica comune che sta mostrando fino ad ora l’autunno, sia nei periodi piovosi che ancor di più in quelli soleggiati, è la persistenza mitezza fuori stagione, con valori termici che continuano a mantenersi più o meno nettamente oltre la media del periodo; sono mancati quasi totalmente affondi freddi tali da mantenere per più giorni temperature inferiori alla norma, mentre sono stati frequenti i giorni in cui è affluita aria più calda di origine africana.
Anche il periodo stabile e soleggiato (nebbie mattutine in pianura permettendo) che inizierà sabato e durerà almeno fino a lunedì/martedì sarà accompagnato da un clima piuttosto mite, con temperature massime giornaliere che potranno nuovamente toccare o superare i 20 °C.
In seguito si apre un ventaglio di possibilità, in stretta dipendenza dal movimento che effettuerà una estesa massa d’aria molto fredda di origine artica che si posizionerà tra la Scandinavia, l’Europa orientale e la vicina Russia all’inizio della prossima settimana.
Infatti i modelli si dividono su se e quanto la massa d’aria fredda riuscirà ad interessare anche il nord Italia, nostre zone comprese. Il target del suo possibile inserimento in Valpadana sarà tra mercoledì e giovedì prossimo. In ogni caso pare probabile almeno un afflusso molto parziale, in grado di riportare le temperature su valori intorno alla media del periodo e forse di apportare nubi e qualche precipitazione con spruzzate di neve a quote più consone a fine ottobre. Rimane però ancora “in piedi” la possibilità che l’aria fredda entri in maniera più decisa sul nord Italia, causando la prima ondata di freddo simil-invernale della stagione proprio in concomitanza della festa di Ognissanti.
Impossibile andare oltre nella tendenza previsionale, in quanto il tempo dei primi giorni di novembre dipenderà molto dal successo o meno dell’afflusso dell’aria fredda degli ultimissimi giorni di ottobre. Il grafico sottostante, mostrante le possibili evoluzioni del tempo nei prossimi 7-10 giorni, riassume ciò che è stato detto:
Articolo a cura di Meteo Pinerolo
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Paola Molino