Uno sguardo al medio-lungo termine: l'autunno accelera o no?
Come spesso ormai accade nei tempi recenti, il mese di settembre si comporta molto più da mese estivo che non autunnale anche nella sua ultima parte (la prima decade invece è normale che proponga appendici di piena estate). Anche in questi ultimi giorni le temperature massime in pianura superano agevolmente i 20 °C toccando localmente i 25 °C e le minime si mantengono costantemente sopra i 10 °C: segno di un clima ancora piuttosto mite e lontano dagli standard autunnali.
Questa mitezza è dovuta alla persistente presenza delle nostre zone in una sorta di confine tra le correnti instabili o perturbate atlantiche (miti) che scorrono sul centro Europa e l’anticiclone subtropicale (aria calda e stabile in quota) ben presente sul Mediterraneo. La poca “veemenza” delle correnti atlantiche sopra le nostre teste e la loro direttrice troppo occidentale fà sì che il cielo si mantenga spesso sereno o poco nuvoloso, con nubi più compatte a tratti solo sui rilievi al confine con la Francia.
Tale situazione permarrà almeno fino a lunedì, con le giornate seguenti quasi fotocopia rispetto alle ultime: sole dominante solo saltuariamente disturbato da qualche veloce nube di passaggio, accompagnato da temperature su valori tardo-estivi.
A partire da lunedì, un uragano formatosi alle latitudini tropicali atlantiche (nominato “Lorenzo”) sarà in procinto di avvicinarsi alle isole Azzorre e verrà poi agganciato dalle correnti atlantiche durante il suo spostamento dalle Azzorre al largo delle coste irlandesi, dove nel frattempo perderà le sue caratteristiche da uragano e diventerà un semplice vortice depressionario delle nostre latitudini.
Secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli (ma l’evoluzione è ancora tutta da definire e confermare), esso finirà per rinforzare temporaneamente sia il flusso atlantico in pieno oceano che l’alta pressione ad ovest della penisola iberica. Ma essa, invece di estendersi verso l’Italia, sembrerebbe forzata ad allungarsi addirittura fin quasi verso l’Islanda, dando via libera allo sfondamento verso l’Europa centrale e parzialmente l’Italia di un profondo vortice depressionario sulla Scandinavia, colmo di aria fredda artica, tra mercoledì e giovedì prossimo. L’arrivo dell’aria fredda sarà preceduta inoltre dal passaggio di una modesta perturbazione tra martedì e mercoledì, con qualche precipitazione possibile sul pinerolese.
Sottolineando ancora una volta l’incertezza riguardo la capacità dell’aria fredda di raggiungere il nord Italia, pare comunque concreta la probabilità di assistere ad un netto calo termico a metà della prossima settimana, con le temperature che potrebbero portarsi di poco al di sotto della media. Si tratterebbe quindi di un’accelerata dell’autunno nelle nostre zone, anche se probabilmente non ci saranno precipitazioni degne di nota e la grandi piogge autunnali dovranno essere rimandate a dopo la prima settimana di ottobre.
La cartina sottostante, mostrante le possibili evoluzioni del tempo nei prossimi 7-10 giorni, riassume ciò che è stato detto fin qua:
Articolo a cura di Meteo Pinerolo
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Paola Molino