Piossasco, caccia ai bocconi avvelenati nel Parco del Monte S. Giorgio

Piossasco, caccia ai bocconi avvelenati nel Parco del Monte S. Giorgio
Venerdì 29 Marzo 2019 - 19:03

Da qualche settimana a Piossasco, Rivalta e Bruino si è diffuso l’allarme per i bocconi avvelenati o "corretti" con chiodi, destinati agli animali domestici. A Piossasco alcuni bocconi sospetti sono stati raccolti dalla proprietaria di un cane, che li ha trovati gettati nel giardino di casa sua. Ovviamente, qualora ci siano sospetti che il proprio cane abbia ingerito sostanze velenose occorre portarlo d'urgenza dal veterinario. Come è bene segnalare alle forze dell'ordine qualsiasi movimento sospetto.

“La Direzione Sistemi naturali della Città Metropolitana di Torino ha richiesto l'intervento del Nucleo Cinofilo Antiveleno Regione Piemonte per effettuare un'ispezione preventiva nel Parco naturale del Monte San Giorgio di Piossasco, che è un’area protetta gestita dal nostro Ente - precisa Barbara Azzarà, Consigliera metropolitana delegata all’ambiente e vigilanza ambientale, risorse idriche e qualità dell'aria, tutela flora e fauna, parchi e aree protette -. L'obiettivo è di tutelare la fauna selvatica ma anche i tanti fruitori che frequentano il Parco, spesso accompagnati dai loro cani. Per non parlare dei bambini, che potrebbero incautamente ingerire i bocconi”.

L'ispezione, che ha battuto le aree del Parco a maggiore frequentazione ed è stata effettuata nel pomeriggio di mercoledì 27 marzo, per fortuna ha avuto esiti negativi.
Hanno partecipato le due unità cinofile Luna (Bretone) e Myrtille (Pastore australiano), addestrate nell'ambito del progetto Life Wolfalps, con i loro conduttori, rispettivamente Gian Abele Bonicelli (guardiaparco del Parco naturale dei Laghi di Avigliana) e Carlo Geymonat (Istruttore direttivo di vigilanza della Funzione speciale Tutela della fauna e della flora della Città Metropolitana).

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone.
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino