"Scippo olimpico", ecco nero su bianco i 29 milioni nel maxi emendamento della Manovra
Quello che è stato definito “scippo olimpico” si rivela nella crudezza del nero su bianco, neanche troppo mitigato dal linguaggio tecnico degli estensori della Manovra. Quei fondi attesi non ci sono più. Per la cronaca, la pagina in questione del maxi emendamento che ha da poco ricevuto la bollinatura della Ragioneria è la 182, l’articolo il 651-terdecies. Eccolo, nero su bianco, il provvedimento con cui il Governo, attraverso il voto di fiducia, dirotta altrove i 29 milioni di “tesoretto” che si pensavano disponibili per i siti di gara dei Giochi Olimpici torinesi. Si sarebbe trattato di risorse destinate all’ultimo stralcio di interventi resi possibili dall’impiego dei ribassi d’asta, a chiusura di tutti i contenziosi aperti. “Una quota pari a 29 milioni di euro delle disponibilità finanziarie intestate all’Agenzia per lo svolgimento dei Giochi olimpici “Torino 2006” sono versate all’entrata del bilancio dello stato entro il mese di settembre 2019 e restano acquisite all’erario”.
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Paola Molino