Pendolari delle rapine in banca, una scheda telefonica per ogni assalto
Questa mattina a Torino, Roma e Napoli, i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare per sei persone (cinque già in carcere e uno in stato di libertà) ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere, rapina aggravata e sequestro di persona. Il provvedimento scaturisce da un’attività info-investigativa che ha consentito di individuare gli autori di cinque rapine commesse dall’aprile all’agosto dello scorso anno ai danni di Istituti di credito della provincia di Torino. Secondo gli inquirenti, il capo della banda è Vincenzo CInquegranelli, 55 anni, domiciliato a Beinasco. L’uomo è stato arrestato qualche settimana dopo la rapina alla Banca d’Alba di corso Siracusa, poche ore prima del matrimonio della figlia. Con lui altre quattro persone, tutti quanti residenti nel Napoletano. Pendolari del crimine che usufruivano dell’appoggio logistico di parenti e conoscenti del luogo. Utilizzavano una scheda telefonica ad hoc per realizzare la singola rapina, noleggiavano le auto per commettere i colpi, utilizzavano placche simili a quelle in uso alle Forze di Polizia per entrare negli istituti di credito. In banca, sotto la minaccia di un coltello, sequestravano le persone presenti e attendevano l’apertura temporizzata della cassaforte. Le rapine realizzate hanno fruttato oltre 300mila euro.
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino