Citta Metropolitana: «Gratis gli uffici all'Osservatorio "Torino-Lione"

Citta Metropolitana: «Gratis gli uffici all'Osservatorio "Torino-Lione"
Giovedì 22 Dicembre 2016 - 18:16

Gli Uffici dell'Osservatorio per la Torino-Lione continueranno ad essere ospitati nella sede della Città Metropolitana in corso Inghilterra, da tempo occupati a titolo gratuito (previsto un rimporso spesa di 15mila euro) dall' ente che fa capo al Governo . Lo ha deciso questa mattina il Consiglio metropolitano approvando una mozione proposta dai consiglieri Città di Città (centrosinistra) e Lista civica (centrodestra). Contrari i consiglieri 5Stelle e la sindaca Appendino. Non ha partecipato al voto il consigliere di "Città di città", Carena, per la sua personale posizione contraria alla realizzazione della Torino- Lione. Nella mozione si accennava anche al mantenimento della Città Metropolitana tra i membri dell'Ossorvatorio. «E' il consiglio metropolitano che decide se l'ente debba restare o meno all' interno delll'Osservatorio che è un efficace strumento dato ai territori per dire la loro in merito agli interventi legati al progetto, la sindaca Appendino lo può fare a Torino dove ha la maggioranza, ma non qui: questa è democrazia; ci pare infine pretestuoso lo sfratto dato all'Osservatorio dagli uffici di corso Inghilterra» ha spiegato il capogruppo della Lista "Città di città", Barrea . Alle parole di   Barrea    ha replicato il capogruppo dei 5Stelle Dimitri De Vita: «La mozione è chiaramente una strumentalizzazione, nessuno mai dei 5Stelle ha avanzato la proposta di far uscire la Città metropolitana dall'Osservatorio, la sindaca Appendino rappresenta 315 comuni con posizioni molto diverse tra loro rispetto a questo problema e non abbiamo nessuna intenzione di prevaricarle, quindi l'argomento non è in discussione; per quanto riguarda gli uffici occupati dall'Osservatorio gratuitamente, il problema è solo logistico, ci servono quei locali, se vogliamo discutiamo di un'altra sistemazione naturalmente in affitto». L'offerta non è stata accettata e la mozione approvata. Approvata anche la delibera relativa a Pracatinat in cui si dà corso alla procedura di liquidazione della società pubblica di gestione (sostituita da una privata), ma allo stesso tempo il vice sindaco Marocco ha ribadito: «Non verseremo la nostra parte di cassa perchè al momento il bilancio dell'ente non ne ha la disponibilità, ma abbiamo avuto assicurazione che la procedura di liquidazione non si bloccherà». La delibera è stata approvata con i soli voti dei 5Stelle. Per Monica Canalis del gruppo di Città di città che ha deciso di astenersi: «La delibera contiene errori e non vogliamo essere corresponsabili di eventuali azioni di risarcimento danni da parte degli altri soci». Roberto Rostagno, portavoce dell'area omogenea del Pinerolese. è intervenuto per esprimere "la preoccupazione del territorio per l'atteggiamento interlocutorio assunto dalla Città metropolitana».  

 Martedì infine sono state rese note le nomine dei consiglieri delegati (quasi degli assessori). Sono tutti consigliere del gruppo 5Stelle. Si tratta di:  MARCO MAROCCO , Vice Sindacoe e bilancio, ANTONINO IARIA Lavori pubblici e infrastrutture; ELISA PIRRO ambiente ; DIMITRI DE VITA sviluppo montano, pianificazione strategica, sviluppo economico, attività produttive, trasporti; BARBARA AZZARÁ, istruzione; CARLOTTA TREVISAN  welfare; ANNA MERLIN affari istituzionali, affari e servizi generali, gare e contratti, comunicazione istituzionale, turismo, relazioni e progetti europei ed internazionali.ali, affari e servizi generali, gare e contratti, comunicazione istituzionale, turismo, relazioni e progetti europei ed internazionali.

Dopo queste nomine la tensione tra i 5Stelle e i due gruppi di opposizione si è fatta più evidente, per tutto il consiglio si è assistito a un botta e risposta tra le parti, al centro sempre il problema dei problemi: nessuno ha la maggioranza dei voti, tanto meno la sindaca Appendino visto che appare ormai chiaro che Pd e centrodestra si muovono all'unisono, di fatto l'ente rischia la paralisi.

 

 

      

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Paola Molino