"Arancia meccanica" ad Orbassano: condannato l'ultimo dei cinque rapinatori

Giovedì 11 Luglio 2013 - 16:07

Quattro anni di reclusione:  è la condanna decisa oggi dal Tribunale di Pinerolo (presidente Simonetta Rossotti, a latere Del Colle e Limonici) per Giancarlo Castrogiovanni, 38enne di Volvera. Era l’ultimo dei cinque imputati per la brutale rapina del 13 febbraio 2012, quando nel cuore della notte venne presa di mira una villetta isolata alla periferia di Orbassano. I rapinatori per parecchie ore  tennero pure in ostaggio madre e figlia (che ha da poco compiuto 18 anni) . Uno choc da cui la ragazza non si è ancora ripresa. Gli altri 4 della banda (capo riconosciuto il rumeno Iorga Vasile, condannato anche per l’omicidio di un connazionale) erano già stati giudicati in febbraio e avevano chi patteggiato chi scelto il rito abbreviato.  Ora è stato il turno di Castrogiovanni, l’unico ad aver scelto il giudizio ordinario e tuttora detenuto nel carcere Lo Russo Cotugno di Torino.  I giudici l’hanno ritenuto colpevole, nonostante gli sforzi del suo difensore, avv. Andrea Zarabbini, per scagionarlo. E nonostante le dichiarazioni rese dallo stesso Castrogioanni che si è dichiarato innocente, fornendo una versione dei fatti che né la pm Chiara Maina, né il difensore di parte civile avv. Davide Papuzzi) né la Corte hanno però ritenuto fondata. L’udienza di oggi, durata un paio d’ore, si è aperta con le parole del dott. Keller, cui era stata chiesta la perizia psichiatrica. Chiare le risultanze: Castrogiovanni (pur affetto da un disturbo borderline della personalità) è in grado di intendere e di volere, quindi imputabile, ed è in grado di stare in giudizio. 

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Paola Molino