Chiusura di Torre e Pomaretto: la rabbia delle Valli

Giovedì 16 Maggio 2013 - 19:05

Ha suscito delusione e rabbia nel Pinerolese la conferma da parte dell'assessore regionale alla sanità, Ugo Cavallera, della chiusura dei presidi ospedalieri di Torre Pellice e Pomaretto, dedicati alla lungodegenza e alla rianimazione.  

«Messa così, questa è una decisione inaccettabile, stiamo pensando anche ad un ricorso - afferma Danilo Breusa, sindaco di Pomaretto - Non è pensabile che i posti per la lungodegenza e la ribilitazione (stabiliti dal piano di salute nello 0,7 per mille abitanti) siano stati tutti dirottati sul territorio della ex ASL 5, ora parte della mega Azienda sanitaria ASL TO 3. La ex ASL 10 di Pinerolo, che oltretutto vanta la quota maggiore di popolazione anziana, aveva lavorato bene e mantenuto le quote giuste, ora ci  stanno togliendo tutto».

 

Questa sera (giovedì 16) a Fenestrelle si svolgerà la seconda assemblea promossa dal Comitato per la Salvaguardia degli ospedali di Pomaretto e Torre Pellice per condividere con i cittadini le azioni da intraprendere per contrastare la decisione regionale. Ieri sera il Comitato ha avuto a Villar Perosa un incontro con la popolazione della bassa val Chisone.

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Paola Molino