Delitto di Bruino: «L'ho amato tanto, ma forse era un amore malato»
«L'ho amato tanto, ma forse è stato un amore malato»: così Maria Teresa Crivellari ha ricordato l'ex amante Giacomo Bellorio durante l'interrogatorio conclusosi poco fa in Procura a Pinerolo. La donna, arrivata intorno alle 15, è stata interrogata per circa tre ore: difesa dagli avvocati Giampaolo Mussano e Fabio Arcangeli, ha dovuto rispondere dell'accusa di sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere. Il verbale dell'interrogatorio - così come era avvenuto domenica mattina per i presunti complici Andrea Chiappetta e Calogero Pasqualino - è stato secretato dal giudice del Tribunale di Pinerolo Marco Battiglia. Ma pare che la donna abbia ammesso le sue responsabilità durante la ricostruzione di quel 18 febbraio, giorno in cui Marina Patriti sparì di casa senza essere più ritrovata. «Una donna serena ma provata dai giorni di carcere e dagli avvenimenti di queste ultime ore (il ritrovamento del cadavere e il fermo del figlio Alessandro, ndr) - dicono i legali della donna - ha risposto a tutte le domande poste da pm, dal giudice e dalla difesa fornendo una spiegazione coerente». Domani pomeriggio la convalida del fermo del figlio della Crivellari, Alessandro Marella, anche lui assistito dai legali che difendono la donna. Il ragazzo si trovava nell'abitazione di via Mazzini a Sant'Ambrogio quando è stato rinvenuto il cadavere, nella tarda serata di ieri.
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Paola Molino