"L'Oreste" al Mulino
Un uomo chiuso in un manicomio, il suo passato i infelice e irrequieto, la sua inspiegabile allegria, le sue lunghe conversazioni con un compagno di stanza inesistente. Giovedì 23, alle 21, al teatro Il Mulino di Piossasco va in scena “L’Oreste - quando i morti uccidono i vivi”, uno spettacolo di Francesco Niccolini per la regia di Giuseppe Marini. Una storia che inizia con un abbandono e prosegue in un orfanotrofio e in un riformatorio, tra un lavoretto e un oltraggio a un pubblico ufficiale, fino all’ospedale dei pazzi e a trent’anni di solitudine. Perché un tempo si faceva così. E non importa se avevi sofferto per la morte di una sorella, se avevi visto tuo padre partire per la campagna di Russia, ritornare e ripartire di nuovo, o se, appunto, eri stato abbandonato da tua madre ancora ragazzino. Una riflessione sull'abbandono e sull'amore negato. Su come la vita spesso non faccia sconti e sia impietosa. E su come, a volte, sia più difficile andare da Imola a Lucca, per coronare un amore, che da Imola sulla Luna.
Biglietti: 15 euro, ridotti 13 (Over 65, disabili), 10 (Under 25) e 5 euro (Under 10). Prenotazioni al tel. 370 325.9263 o scrivendo a [email protected]. Info: www.mulinoadarte.com.
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Paola Molino