Ortodossi: 40 giorni di digiuno
«La Chiesa ortodossa ha iniziato uno dei periodi più importanti dell'anno liturgico: il digiuno per la Nascita di Gesù. È la cosiddetta Quaresima di Natale, una tradizione antichissima che serve a preparare i fedeli all'accoglienza del Salvatore» riferisce p. Ciprian Ghizila, parroco della parrocchia romena ortodossa di Pinerolo.
La Quaresima di Natale non è rigorosa come quella di Pasqua, i fedeli possono interrompere in parte il digiuno con la possibilità di mangiare pesce tutti i sabati e le domeniche e in alcune feste di santi particolarmente venerati, come S. Andrea Apostolo, protettore della Romania, il 30 novembre e poi il 3, 4, 6, 13 e 18 dicembre, rispettivamente festa dei SS. Giorgio di Cernica (3), S. Barbara (4), S. Nicola di Myra (6), S. Dosoftei Metropolita di Moldavia (13), S. Daniil l'Eremita (18). L'ultimo giorno di digiuno (24 dicembre), chiamato la Vigilia di Natale, è rigorosissimo: non si mangia niente fino alle tre del pomeriggio (l'evangelica ora IX) dopodiché si può mangiare del grano bollito con frutta e miele, in memoria del digiuno di Daniele e dei tre giovani di Babilonia (Daniele I, 5, 8-16). � (approfondimenti nell'edizione in edicola)
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Paola Molino