None: parroci previdenti ne hanno aiutato la crescita
Sul frontone della chiesa parrocchiale di None, dedicata ai santi Gervasio e Protasio, martiri milanesi del II–III sec., è indicato l'anno di costruzione: 1950. La parrocchia era allora retta in "tandem" da due virtuosi sacerdoti, molto ben voluti dalla popolazione. Si trattava di mons. Andrea Vigo e del suo coadiutore e poi successore don Luigi Ferrero. Entrambi ebbero la percezione che a breve il paese di None, 2.000 anime quasi tutte addette all'agricoltura, sarebbe stato soggetto ad una notevole crescita di popolazione. La relativa vicinanza con Torino, una discreta viabilità, la presenza del treno, la necessità delle fabbriche di delocalizzarsi dalla grande città, lasciavano presupporre tale sviluppo, che avrebbe certamente attirato nuovi residenti. E così è avvenuto negli Anni '60 con l'insediamento degli stabilimenti Indesit e Fiat lungo la Statale 23. La chiesa parrocchiale, poco più di un'ampia cappella di campagna, di cui ancora si conserva una parte dell'abside, non sarebbe stata sufficiente ad accogliere i fedeli e dunque si ritenne opportuno abbatterla e ricostruirla con maggiori spazi. �(approfondimenti nell'edizione in edicola)
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Paola Molino