Magia al castello
Elementari, Pinerolo
A scuola abbiamo imparato a cantare la canzone "Il signore di Baux" di Branduardi. Ecco come me la sono immaginata. In una notte scura, ma molto magica, in un castello che era stato abbandonato circa cento anni fa, si formarono nei muri dei quadri con dentro le anime degli abitanti: cavalli, cani da caccia, cavalieri; ma il più importante era il re, chiamato Baux. A mezzanotte loro si sedevano attorno al camino e cantavano a Baux: «Fuoco e calore nelle tue sale, danze, colori e allegria; canti e rumori, suoni di risa, nella tua casa signore di Baux».
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Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino
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