Tre vittime: un operaio a Bruino, un motociclista a Piossasco, un 78enne a Giaveno
BRUINO - Pietro Monni, l’operaio 60enne che venerdì mattina ha perso la vita, schiacciato da un carrello nella ditta Cellino di via Meucci 4: lunedì l’azienda ha riaperto i battenti dopo che i cancelli erano stati chiusi per lutto a causa della tragedia costata la vita a uno dei loro dipendenti.
Monni, originario di Villagrande in Sardegna e residente a Torino, era andato in pensione tre anni fa dopo aver lavorato per una vita alla Cellino, azienda metalmeccanica che conta oltre 100 lavoratori tra Grugliasco e Bruino. Un professionista esperto, di cui i dirigenti non potevano fare a meno. Al punto da riassumerlo con un contratto a progetto nonostante avesse già raggiunto il traguardo della pensione.
L’incidente è avvenuto intorno alle 9,50. Monni, manutentore esperto, stava lavorando insieme ad un carrellista su una pressa inceppata: un guasto anomalo che, a detta dell’azienda, non era soggetto ad una procedura standard. Con l’aiuto di un collega doveva estrarre un componente metallico all’interno di una guida. L’operaio 60enne si trovava davanti alla pressa, in piedi. Secondo la ricostruzione del collega, stava tenendo in mano una sbarra di metallo da utilizzare come leva, grazie alla spinta del carrello elevatore che procedeva in retromarcia. Qualcosa non ha funzionato. L'asta metallica si sarebbe improvvisamente mossa e il muletto, non trovando più resistenza, è piombato in retromarcia travolgendo l’operaio.(approfondimento nell'edizione in edicola)�
PIOSSASCO - Forse si è accorto troppo tardi di quel trattore in mezzo alla strada che stava attraversando la Provinciale 6. Ha abbozzato una frenata all'ultimo momento. Ma non c'è stato nulla da fare per Davide Arvia, elettricista, 30 anni compiuti da due settimane, residente a Borgaretto. Un urto violentissimo, quello contro il mezzo agricolo, che non gli ha lasciato scampo. È morto venerdì sera poco dopo le 20 in sella alla sua moto, una Ktm 1000 nera, sulla circonvallazione alla periferia di Piossasco.
Il giovane era partito da Beinasco e probabilmente stava andando a prendere la fidanzata per trascorrere insieme la serata. Viaggiava in direzione, sulla sua inseparabile Akrapovic nera. Con lui, un altro casco bianco e rosa da far calzare alla ragazza appena arrivato a destinazione.
L'appuntamento con il destino in prossimità di Regione Duis. È qui che un giovane agricoltore E.B., 21 anni, stava rientrando a casa dopo una lunga giornata nei campi. Era alla guida di un trattore che trainava un grosso rimorchio. Si è immesso sulla Provinciale 6 da una stradina di campagna con l'obiettivo di attraversare la circonvallazione e arrivare in regione Duis. La manovra era quasi ultimata. Il trattore aveva quasi raggiunto lo sterrato dall'altra parte della strada, mentre il rimorchio era ancora in mezzo alla strada, nella corsia di sorpasso. È qui che è avvenuto l'impatto. Davide Arvia ha tentato di scartare il cassone con una vigorosa frenata. Ma la sua moto ha urtato con violenza la ruota dell'autocarro. Poi, disarcionato dalla sua Ktm, è piombato al suolo.(approfondimento nell'edizione in edicola)
GIAVENO - «Era uno di quegli uomini che sanno fare un po’ di tutto, piccoli lavori di idraulica, muratura, riparazioni varie, e persino le marmellate»: così la vicina di casa ricorda Mario Ostorero, 78 anni, deceduto al Cto di Torino mercoledì 13 a seguito di un incidente domestico.
È stata proprio lei, la pittrice Silvana Alasia, a trovare l’uomo nel giardino di casa, in via Cordero di Pamparato, sotto il ciliegio da cui sembra sia caduto (ma non ci sono testimoni). «Ero uscita per cercare il gatto, l’ho visto a terra, respirava ancora ma non era più cosciente. Ho chiamato i soccorsi e poi i parenti», ma purtroppo non c’è stato più nulla da fare.(approfondimento nell'edizione in edicola)
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Paola Molino