Il car-fluff di Staffarda "torna" in tribunale

Revello, per i cinque indagati il rischio è di 15 anni di carcere

REVELLO - Torna d’attualità l’inquinamento da car-fluff nei terreni antistanti l’abbazia di Staffarda, dopo la richiesta di rinvio a giudizio di cinque indagati: Gianbartolo Ambrogio, imprenditore, meglio conosciuto come il "signore del riso", e sua moglie Maria Bainotti, entrambi residenti a Crocera di Barge, il proprietario di un’azienda di demolizione dei veicoli Bartolomeo Forgia di Villafranca e gli agricoltori Alberto Michele Boeris di Revello e Alesso Maccagno di Villanova Solaro. Sono accusati di discarica illegale e avvelenamento di acque destinate al consumo alimentare, dopo il ritrovamento dei residui nel 2008, da parte della Procura della Repubblica di Saluzzo. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino