Valdesi a Coazze, ognuno a suo modo

Il pastore Deodato guida una comunità ricca di storia

COAZZE - La comunità valdese della Val Sangone si è ritrovata come di consueto domenica 19 presso il tempio coazzese, dedicando parte del Culto domenicale ai festeggiamenti per la ricorrenza del 17 febbraio (giorno in cui, nel 1848, Carlo Alberto concesse la libertà di culto e i diritti civili). Il pastore Luciano Deodato si è soffermato in particolare, nel suo sermone, sul concetto della libertà oggi. Dopo la cerimonia, conferma: «Ancora oggi non vi sono diritti uguali. Come pastore ho difficoltà ad entrare negli ospedali se non nell’orario di visita, o nelle carceri, e vi sono ancora differenze nell’insegnamento religioso a scuola». «Eppure, facciamo parte della storia italiana, sia nel Risorgimento che nella Resistenza, ad esempio» aggiunge Giulio Matanda, presidente del Consiglio della Chiesa, che ricorda a tal proposito come la comunità valsangonese abbia partecipato al Comitato organizzatore dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino