«I miei gioielli hanno sedotto Valeria Marini»
Quella di Nathalie Altomonte, frossaschese di origini francesi, è la storia di un cambio vita. Radicale.
Da sempre lavora nella ditta del marito nel campo degli antifurti. E da due anni si diletta per gusto personale a realizzare gioielli e accessori in un laboratorio di Pinerolo. Poco più di sei mesi fa, l'occasione della vita: «Mi sono regalata una vacanza a Montegrotto di Avano e lì ho conosciuto Elisabetta Colombo, la titolare di un ufficio stampa prestigioso a Milano - racconta -. Ha visto i gioielli che indossavo e mi ha proposto un lancio». È nata così "Tahm" (dalla commistione del suo nome e cognome), la collezione dei gioielli di Nathalie. Si tratta di due linee hand made, di qualità e di eccellenza, il cui simbolo è un dado: entrambe sono realizzate prevalentemente in cristalli di Swarovski e materiali sperimentali (alluminio modellabile e lurex) e intramontabili come l'organza e le perle. (approfondimenti nell'edizione in edicola)
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino