«Invece di fare un monumento mettiamo in sicurezza le frane»
CUMIANA - Ancora il monumento dedicato ai Caduti dell’Arma dei Carabinieri nell’occhio del ciclone, non certo per il gesto di gratitudine e riconoscimento, quanto per l'entità della spesa in un periodo di crisi economica. Una spesa che da molti viene ritenuta eccessiva e superflua, a fronte di esigenze più urgenti.
Una delegazione del gruppo "CumianaViva" (composta dai consiglieri Paolo Poggio, Roberto Mollar e Gianfranco Poli) - per dimostrare che di interventi urgenti ce ne sarebbero davvero - ha chiesto a "L'Eco" di visitare le quattro frane che si sono staccate sul territorio cumianese in occasione delle ultime piogge consistenti. Le quattro frane si trovano in corrispondenza della strada tra frazione Guardia e Trucco Levrino, Guardia e Montegrosso, in borgata Mago e tra la borgata Ronco e i Bastianoni. «L’Ufficio tecnico ha stimato che per la messa in sicurezza delle frane servirebbero 65mila euro - spiega Poli -. L’Amministrazione guidata da Ajelli, anziché spendere soldi per un monumento, dovrebbe responsabilmente preoccuparsi della sicurezza sul territorio cumianese». L'intervento del Comune per le frane, tra l'altro, sarebbe restituito nei prossimi mesi dallo stanziamento regionale per le calamità naturali. Il terreno franato, stando al sopralluogo effettuato, potrebbe nuovamente smottare in caso di nuove piogge battenti. «La proposta del nostro gruppo è di dedicare la piazza all’appuntato caduto e di porre una lapide nei giardini pubblici in memoria di tutti i carabinieri Caduti. Per il resto, dedicare un impegno economico per questioni prioritarie come quella delle frane».�
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Paola Molino