Acea preoccupata: rubano il materiale "buono" nelle eco-isole
Ecoisole prese di mira. L'Acea pinerolese industriale denuncia una recrudescenza degli atti di vandalismo e dei furti di materiale nelle proprie ecoisole sparse sul territorio (e in particolare nelle due di Pinerolo) e destinate a raccogliere in maniera differenziata rifiuti ingombranti, apparati elettronici e rifiuti non conferibili nei cassonetti. Qualche numero: dal 2005 sono più di quaranta gli episodi denunciati che hanno già portato a otto arresti, due dei quali appena quindici giorni fa, il pm ne ordinò la scarcerazione in attesa di processo, individuando nel loro comportamento il classico reato della povertà.
«Il fenomeno del vandalismo - spiega l’amministratore delegato Francesco Carcioffo - mette a rischio la gestione da parte di Acea e dei suoi operatori di un servizio di alta qualità per il cittadino». Aggiungono i responsabili del servizio: «La cosa più grave è che il personale addetto alle ecoisole è impaurito dalle continue minacce che ogni giorno ricevono da chi vorrebbe entrare al solo scopo di rovistare tra il materiale conferito alla ricerca di tutto ciò che possa contenere materiale di valore, in particolare rame, a tutto questo si aggiunge il danno economico per l'azienda". Difficile poi trovare delle contromisure di protezione che non siano eccessivamente onerose. Del problema si parlerà anche in consiglio provinciale dove verrà discussa un'interpellanza presentata dal consigliere Giovanni Corda.
Le diciotto ecoisole del Pinerolese servono 47 Comuni per un totale di oltre 150mila abitanti e oltre 6mila imprese, con una media annuale di 15mila tonnellate di rifiuti raccolti.
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino