Pinerolo: stazione olimpica, quel treno nella savana
"L'eredità olimpica in disastroso stato di abbandono" è il possibile titolo di un dossier che non riguarda solo gli impianti sportivi nelle valli. Anche Pinerolo può arricchirlo con il suo "monumento" all'incuria a cinque cerchi. La stazione o più correttamente la "fermata" Olimpica è nata proprio in occasione dell'evento, quindi non più di sei anni fa, con lo scopo di servire comodamente gli spettatori che si recavano ad assistere agli incontri di curling. Fortunatamente ha continuato a svolgere la sua funzione quotidiana con punte di particolare traffico nel periodo scolastico. La Torino-Pinerolo non è un ramo secco, e lo sa bene Trenitalia con i suoi ottomila viaggiatori quotidiani. Il treno nella savana non assomiglia proprio per niente (vedere i vagoni) al magnifico "The Blue Train" del Sudafrica, che nella savana corre per davvero, ma è soltanto il pessimo biglietto da visita per chi entra in Pinerolo dalla strada ferrata. Solo la notte copre pietosamente lo spettacolo con il buio delle dieci lampade spente da tempo sulle 13 collocate lungo il marciapiede. Ma la prorompente natura sta già oltrepassando i confini della proprietà di Rete ferroviaria italiana per invadere il sottopasso comunale di via dei Rochis, cambiando così competenza di… sfalcio.
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Paola Molino