All'Alpetto il “Museo degli albori dell’alpinismo”
Dopo le prime ascensioni al Monviso, tra la Valle Varaita e la Valle Po si sviluppò una disputa per favorire la costruzione di un rifugio sul proprio versante, al fine di agevolare la salita alla vetta usandolo come base di partenza. Particolarmente attivo in tale opera si dimostrò il Comune di Crissolo, così che il Club alpino decise nel 1866 di costruire il rifugio sul versante della Valle Po, ma nel Comune di Oncino, all’Alpe Alpetto, quota 2.300. Era questo il suo primo rifugio che prese la denominazione di "Rifugio Alpetto".
Costruito in pietra e calce, con il tetto ricoperto in lose, aveva due stanzette e poteva ospitare fino ad una quindicina di persone. La sua conservazione non fu delle migliori, tanto che nel 1882 il Cai, viste le pessime condizioni, procedette con delle riparazioni con una spesa di 500 lire. Ma la situazione non migliorò più di tanto, anche perché gli alpinisti cominciarono a preferire il percorso Crissolo–Balze di Cesare–Sagnette escludendo l’Alpetto dagli itinerari, e così il rifugio conobbe l’abbandono. (approfondimenti nell'edizione in edicola)
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino