Il film d'animazione made in Castellar
Una serie d'animazione tutta piemontese, nata a pochi chilometri da qui. È "Uffa che Pazienza, la città", in programmazione da lunedì 4 luglio alle 8 su Rai Due, ispirata al libro "Favole" del famoso artista e fumettista Andrea Pazienza.
È nata a Castellar dove Silvio Pautasso, originario di Nichelino, co-regista con Giorgio Valentini, ha la sua società di produzione, la Motus.
La nuova serie dà seguito alla precedente, intitolata "Uffa che Pazienza", già andata in onda nel 2009, e si articola in 26 episodi della durata di 10 minuti ciascuno. La novità rispetto al precedente ciclo di episodi è che il leone Pancrazio e i suoi amici - l'elefante rosa Leggerio, l'orso Gigione, sua nipotina Gigiottina, Raffa la giraffa, la tapira viola Luisella, il pappagallo Ilario, Silvy la zebra a pois e i tre polli - ora vivono in città. Ma il nuovo ambiente in fondo non è poi così diverso dalla giungla in cui vivevano prima. La scelta di ambientare gli episodi in città è nata, oltre dalla necessità di diversificare le due serie, anche dalla volontà degli autori di permettere ai bambini di identificarsi meglio con i protagonisti e consentire loro di recepire perciò meglio i messaggi che la serie trasmette. Ogni episodio, infatti, tocca temi diversi che riguardano la convivenza, la tolleranza, l'ecologia, il risparmio energetico, i rifiuti, ecc.
Ma altri piemontesi sono coinvolti nella produzione: il musicista Enrico Sabena, saluzzese; Mario Bois, che ha dato voce canora a diversi personaggi e alle canzoni della serie; e la torinese Enanimation, importante Casa di produzione.
Le sigle, iniziale e finale, di ogni episodio, sono cantate dai bambini del ChoruSmile di Paesana, diretto dal maetro Enrico Miolano.
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Paola Molino