La Provincia vuole autorizzare la ditta dei rifiuti pericolosi
«La risposta ci ha sorpreso, ma ci batteremo per il rispetto delle regole». Il sindaco nichelinese Giuseppe Catizone ha reagito così al rifiuto della Provincia di sospendere l’iter per autorizzare la creazione di un impianto di stoccaggio di rifiuti sanitari pericolosi.
L’impianto dovrebbe sorgere in via Mentana 1, nei capannoni della società per azioni "Team Ambiente" di Prato. Area che è sotto sequestro dall’11 maggio, convalidato della Procura torinese del 24 maggio. Per quale ragione? I Carabinieri nichelinesi e il Nucleo operativo ecologico (Noe) hanno riscontrato un’attività illecita di stoccaggio rifiuti ospedalieri pericolosi: sul piazzale era parcheggiato un semirimorchio con sopra 159 contenitori provenienti dall’ospedale di Ivrea.
Nell’arco di poco più di due anni, dal 16 febbraio 2009, la Team Ambiente avrebbe stoccato all’insaputa del Comune e della Provincia circa due milioni di chilogrammi di rifiuti.
Per l’amministratore delegato dell’azienda pratese, Giovanni Rosti, però, si tratta di un grosso equivoco: «Noi ci occupiamo di raccolta e trasporto di rifiuti ospedalieri nel Centro-nord Italia – spiega –. Il magazzino di Nichelino ha una funzione logistica: in esso viene praticato non lo stoccaggio, ma il trasbordo dei contenitori, ovvero i rifiuti sono spostati da un camion più piccolo a uno più grande, che li porterà all’inceneritore». … (approfondimenti nell'edizione in edicola)
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Paola Molino