Cirri, marinaio della politica
Voleva chiudere la sua lunga storia politica da presidente del Consiglio e alla fine, giovedì 16 giugno, Tullio Cirri ha coronato il suo sogno, acchiappando al volo l'ultimo treno. Sì, perché a 75 anni e con altri cinque davanti prima di un'altra elezione, non si può pensare, per ovvi limiti di età, di avere un'altra occasione.
Lui non lo dice apertamente, ma lo considera il giusto riconoscimento alla sua ultra-trentennale carriera di consigliere. Praticamente una vita trascorsa dentro al palazzo tra Consigli comunali e Commissioni, dimostrando sempre in ogni incarico ricoperto grande preparazione, serietà e dedizione alle istituzioni. Molto meno lo si è visto in un assessorato perché Cirri, fino a ieri, è stato soprattutto un uomo di opposizione, anche se di quelle morbide, disponibili al compromesso. «Per senso delle istituzioni, i cittadini vogliono prima di tutto che si governi» si è sempre giustificato di fronte a chi lo accusa invece, per il suo atteggiamento, di essere un opportunista della politica. Del resto lui, considerato liberale da sempre, in realtà ha iniziato la sua avventura politica nella Democrazia cristiana, nella sinistra Dc, ovvero l'università del compromesso. … (approfondimenti nell'edizione in edicola)
Paola Molino