Assoluzione con luci e ombre

Per il bosniaco accusato di violenza su una donna di Bruino

BRUINO - È stato in carcere quasi otto mesi e mezzo, accusato di violazione di domicilio aggravata e di violenza sessuale. Poi nell'udienza del 10 gennaio lo stesso pm (Ciro Santoriello) che ne aveva disposto l'arresto ne chiese la scarcerazione. E Damir Zenkic, nato in Bosnia nell'85 e residente a Villarbasse, tornò a casa.
Mercoledì scorso, 8 giugno, si è concluso il processo a suo carico, ma nessuno saprà mai se Zenkic, il 22 gennaio del 2010, abbia o meno violentato quella che al tempo era una sua collega di lavoro. I giudici (presidente Gianni Reynaud, a latere Cristiano Baldi e Giuseppe Salerno) su quella vicenda non si sono pronunciati, nonostante Santoriello ne avesse chiesto la condanna a sette anni. Non hanno potuto, perché quello è un reato procedibile solo se la parte lesa sporge denuncia. E la signora non l'aveva fatta. Così i giudici si sono limitati a stabilire il "non doversi procedere" in relazione alla violazione di domicilio: un'accusa su cui invece c'è la procedibilità d'ufficio ma che, nel caso Zenkic, la scorsa settimana è caduta. … (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino