Orbassano: è polemica per l'assessore leghista scaricato dal sindaco Gambetta

ORBASSANO – Alla fine di una telenovela durata tre giorni fittissimi di telefonate, incontri, sospetti e veleni, sono arrivate le dimissioni dell’assessore allo Sport Flavio Rosso. Un atto obbligato, quello che l’amministratore del Carroccio ha firmato sabato mattina poco dopo mezzogiorno davanti al sindaco Eugenio Gambetta. «Dimissioni irrevocabili», scrive nella lettera con cui riconsegna le sue deleghe al primo cittadino.
La situazione era ormai insostenibile. Contro il leghista 37enne c’erano tutti i consiglieri di maggioranza (compresi i consiglieri del suo partito). Gli stessi che mercoledì sera, ad eccezione di Bruno Marseglia (in Polonia per lavoro), hanno firmato un documento dai toni perentori. Una mozione di sfiducia mai protocollata ma rimasta nel cassetto dei rappresentanti del Pdl locale, in attesa che Rosso scegliesse la più nobile strada delle dimissioni evitando un antipatico siluramento. «È stato un progetto politico - dice Rosso -, mi hanno voluto far fuori. Mollo perché sono schifato, indignato delle calunnie che ho subìto dai consiglieri di maggioranza. Forse davo fastidio a qualcuno perché godevo di eccessiva visibilità». (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino