Cedolare secca, rivoluzione negli affitti
Una cedolare,
due aliquote
A decorrere dall'anno 2011, il canone di locazione relativo ai contratti stipulati dai privati per gli immobili ad uso abitativo e per le relative pertinenze affittate congiuntamente all'abitazione potrà essere assoggettato, se il locatore deciderà in tal senso, alla nuova imposta, che è pari al 19 per cento per i contratti concordati nei Comuni ad alta tensione abitativa (durata tre anni + due) ed al 21 per cento per i contratti liberi (durata 4 anni + quattro).
La cedolare secca del 21 per cento (o del 19) sostituirà l'Irpef, calcolata con il metodo classico delle aliquote progressive in base agli scaglioni di reddito, le relative addizionali comunali e regionali, nonché l'imposta di registro annuale e quella di bollo sul contratto di locazione e sulle sue proroghe o risoluzioni. (approfondimenti nell'edizione in edicola)
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Paola Molino