Buona la carne, molto meno il mercato
Si celebra la razza bovina Piemontese, ma il mercato della carne è depresso. «I prezzi alla produzione non sono remunerativi per gli allevatori - spiega Ercole Zuccaro, direttore della Confagricoltura Torino, a Cavour in questi giorni in occasione della Settimana della carne -, gravano soprattutto i costi di allevamento, aumentati pesantemente a causa della crescita del prezzo dell’energia e dei cereali. Questi ultimi, nell’arco di sei–otto mesi, sono saliti del 70 per cento». Enorme anche il divario nei ricavati: un vitello alla stalla è tornato alle quotazioni del 2000 negli ultimi 24 mesi. Qualche esempio: i capi bovini di Charolaise (francesi), ottima razza da carne, tra le maggiormente allevate in Italia e in Piemonte, sono pagati da 2,35-2,40 euro al chilo (al netto dell'Iva al 10 per cento) alla produzione; i capi di Piemontese raggiungono i 3,05 euro nei vitelli vivi e salgono ai 3,20 euro al chilo (sempre peso vivo) per la femmina. (approfondimenti nell'edizione in edicola)
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Paola Molino