Pinerolo, tempo tendente al bello
PINEROLO 2
RIVOLI-GIAVENO 0
Pinerolo: Odier, Scarsi, Camolese (69' Stangolini), Previati, Rabottini, Lerda (88' Ghirardi), Orlotti, Dedominici, Bonin (83' Usai), Simonetti, Martin.
Cvr Rivoli-Giaveno: Vicentini, Serra, Molinaro, Migliardi (63' De Angelis), Todaro, Paviglianiti, Cessario, Cervino (57' Marinaro), Mollica, Gabella, Atteritano (81' Di Stolfo).
Reti: 33' rig. Simonetti, 53' Bonin (P). Espulso: 50' Todaro (R).
Quando la posta in palio è alta - si sa - è difficile che le partite siano belle. A tutti i livelli.
Tanto che il Pinerolo fa sua una sfida complicata da affrontare e problematica da gestire, rivelando, se non un bel gioco, almeno una discreta maturità nell'impostare la tattica di gara e nell'ottenere un risultato che non vuol dire salvezza, ma induce alla tranquillità.
Non tanto perché i punti dalla zona play-out - 4 - siano tanti, quanto perché tante sono le formazioni che lo separano da essi, a quattro giornate dalla fine e prima di un'altra partita casalinga, domenica contro un Lucento che quasi sicuramente non potrà più rientrare nel discorso play-off.
Difficile da affrontare, dunque, il Rivoli Giaveno, disegnato per difendere strenuamente e sofferente nella fase iniziale, nella quale i biancoblu, privi di Ropolo, Ricca (ma a centrocampo brilla Previati) e Pepino, hanno il demerito di non ricondurre subito la gara verso una comoda discesa.
Fallendo prima una clamorosa palla-gol con Martin, solo davanti a Vicentini, bravo ad allungarsi, quindi colpendo una traversa (15') con Bonin, a portiere battuto.
E per fortuna, pochi minuti più tardi, Odier compie il solito grande intervento d'istinto su Atteritano, impedendo che la partita prenda una piega davvero inaspettata.
Ci pensano Bonin e il rigore, in verità dubbio, da lui cercato e da Simonetti trasformato, a sbloccare un match che finisce per diventare nervoso e ancor meno godibile. Neanche ad inizio ripresa, quando il Pinerolo parte ancora bloccato, pur senza soffrire oltremodo il forcing ospite, smorzato dall'espulsione di Todaro e, soprattutto, dal raddoppio piuttosto tempestivo dell'attaccante di origini ivoriane, servito da una delle poche avanzate efficaci di Camolese sulla fascia sinistra. Un preciso colpo di testa, che si insacca nell'angolino basso alla sinistra del portiere e chiude un discorso di fondamentale importanza.
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Paola Molino