Le date
1855, Guerra di Crimea
Su pressione della Francia e dell’Inghilterra, il Regno di Sardegna partecipa con 15.000 uomini guidati dal generale Lamarmora alla Guerra di Crimea contro Austria e Russia. I piemontesi combatterono a Cernaia, ebbero poche vittime, più di mille però morirono di colera. A Parigi, al momento della pace nel 1856, Cavour colse l’occasione per denunciare di fronte ai rappresentanti di tutte le maggiori potenze, Austria compresa, le condizioni intollerabili in cui si trovava l’Italia.
1857, Pisacane i suoi "Trecento"
Carlo Pisacane tenta di innescare un’insurrezione contro Ferdinando II con un’iniziativa che si può considerare di ispirazione mazziniana. Nel suo "Saggio sulla rivoluzione", pubblicato postumo, teorizzò la lotta per la liberazione nazionale con la lotta del popolo per il proprio riscatto economico. Sbarcato a Sapri il 28 giugno con circa 300 uomini, Pisacane sperava di mobilitare i contadini oppressi. Fu invece circondato dai soldati borbonici e dagli stessi contadini. Molti morirono in combattimento, altri furono carcerati dai Borboni, Pisacane si suicidò. «Erano trecento giovani e forti, e sono morti…» cantò il poeta Mercantini nella "Spigolatrice di Sapri".
1858, Patti di Plombières
Accordo segreto tra Cavour e Napoleone: la Francia si impegnava a combattere a fianco del Regno di Sardegna se fosse stato attaccato dall’Austria. La guerra doveva portare al Piemonte il Lombardo-Veneto. In cambio Cavour cedeva alla Francia la Savoia, Nizza e il Nizzardo. In più la figlia di Vittorio Emanuele, Maria Clotilde, avrebbe sposato (30/1/1859) Giuseppe Napoleone, detto Plon Plon, fratello dell’imperatore.
1859, «il grido di dolore»
All’apertura della sessione parlamentare Vittorio Emanuele pronuncia il celebre discorso in cui afferma «di non essere insensibile al grido di dolore che da tante parti d’Italia si eleva verso di noi». Cavour fa reclutare volontari, i soldati sardo piemontesi si schierano lungo il Ticino. L’Austra invia a Torino un ultimatum (23 aprile) imponendo il disarmo. È la provocazione che Cavour aspettava. Scoppia la Seconda guerra d’indipendenza con l’intervento della Francia.
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Paola Molino