La donna uccisa attende la sepoltura da un anno
Fu uccisa a S. Ambrogio il 18 febbraio scorso
BRUINO - Sepolto clandestinamente per otto mesi sotto il cortile dell’amante del marito. Adagiato dall’inizio di novembre in una cella frigorifera, a disposizione di medici legali e Magistratura, il corpo di Marina Patriti non può ancora riposare in pace. Ad oggi infatti la Procura di Torino non ha concesso il nulla osta per i funerali della sfortunata mamma 44enne di Bruino, sequestrata dall’ex-amante del marito e poi uccisa nel garage di una cascina a S. Ambrogio. Al cimitero di Sangano non c’è ancora una lapide e una foto sulla quale piangere per la scomparsa prematura della giovane mamma, strappata agli affetti dei suoi cari e uccisa barbaramente da mani assassine. (approfondimenti nell'edizione in edicola)
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Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino
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