Inciviltà a Pinerolo: i wc alla stazione chiusi al pubblico
«Una cosa l'ho capita - considera, perplesso, l'assessore Buttiero - . Il Movicentro di piazza Garibaldi è utilizzato da più soggetti e dunque, come spesso accade, nessuno se ne assume la responsabilità». Fatta salva la circolazione dei treni competente a Trenitalia, tutto il resto lievita nel limbo. Tocca a me, tocca a te? La risposta, al momento, è un "forse" che lascia le cose come stanno.
L'unico punto fermo sono i wc (intendiamo quelli "vecchi", collocati sulla sinistra entrando in stazione) che Rete Ferroviaria Italiana, riferisce un addetto, pretende chiusi «le disposizioni sono chiare» per evitare «vandalismi com'è accaduto in passato». Detto (in assenza di smentite ci permettiamo di insistere) che per riaprirli dovrebbero… investire in una serratura poiché la chiave (occoreva chiederla al capo stazione) risulterebbe sparita nelle tasche dell'ultimo utilizzatore, il perentorio diktat lascerebbe presumere, o no?, una ben scarsa attenzione verso i diritti dell'utenza, considerando che sono sprangati da sempre quelli annessi alla biglietteria gomma-rotaia inaugurata nel dicembre del 2007.
Avrebbero fatto notare all'assessore che sui treni le tolilette ci sono; bella scoperta. A parte il fatto che i bus ne sono privi, chi frequenta la stazione (non è necessario essere viaggiatori) è costretto a programmare… le urgenze o a rifugiarsi al bar. Siamo alle comiche, insomma.
Il nostro prosaico insistere sull'impossibilità di utilizzare i servizi fotografa una situazione paradossale (passi per i vecchi ma i nuovi, abbandonati da quasi tre anni, per quanto ne sappiamo, potrebberò già essere fuori uso). Morale, da qualsiasi parte la si giri, il Movicentro in quanto tale è molto simile ad un porto delle nebbie.
Buttiero («prima, in mille faccende affacendato, non me ne ero mai occupato») ha scoperto «inesistente la convenzione che dovrebbe dettagliare e scindere le competenze gestionali come sarebbe logico fare in una struttura multipla che abbina due diverse concezioni del pubblico trasporto». Se il movimento dei convogli è affare di Trenitalia «la biglietteria, mi è stato detto, proprio perchè dedicata anche a chi si serve dell'autobus, riguadererebbe il dipartimento Servizio regionale, emanazione di Rfi». Il cui grado di coinvogimento sarebbe (mai abbiamo usato tanti condizionali in un solo articolo) più teorico che reale. È colpa sua se i termosifoni del salone aperto al pubblico perdono acqua (vedere per credere) ed i bagni risultano impraticabili? A quanto pare sì, salvo indicazione contraria.
Nell'imgarbugliata matassa finirà col ricadere pure il Comune, già responsabile dei parcheggi e del percorso pedonale-ciclabile che collega la stazione con il centro studi di San Lazzaro. Buttiero, «preso atto che in questo modo non si può continuare», farà di tutto per sbrogliarla. Come? «Perseguendo un accordo di gestione tra le Ferrovie, le aziende automobilistiche, la Regione Piemonte, che il Movicentro l'ha finanziato, e la città di Pinerolo». Ne verranno a capo «non mi chieda perchè fin'ora nulla si è mosso» individuando le competenze e ripartendo i costi. «Aprire, chiudere e tenere in ordine quei bagni signfica affidarli ad un custode, spendendo, grosso modo, 20mila euro l'anno».
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Paola Molino