Cavagnero, l'uomoche da mezzo secolo fa il ghiaccio per le piste in Val Pellice

TORRE PELLICE - La pista del palazzetto "Cotta Morandini" di Torre Pellice è ancora una lastra di cemento. Le serpentine non sono ancora in funzione, l'atmosfera è ancora estiva. Ma se Gianfranco Cavagnero dice che lunedì 6 sarà tutto pronto, beh, c'è da credergli.
È lui l'uomo del ghiaccio a queste latitudini. «Ho cominciato ad occuparmi della preparazione di patinoire all'epoca di Blancio», dice sorridendo. Lo aiutiamo con la data: erano i primissimi Anni '60, cioè mezzo secolo fa. Si pattinava sfruttando i rigori dell'inverno. Il laghetto attiguo al celebre ristorante ai confini tra Torre Pellice e Luserna S. Giovanni ghiacciava per un paio di mesi: «Ma non del tutto - precisa Cavagnero -. In corrispondenza della sorgente, l'acqua sgorgava a una temperatura costante, troppo alta. In quel punto la lastra ghiacciata era sottilissima, si vedevano i pesci rossi nuotare: sovente cedeva e si finiva a mollo».
Condizioni pionieristiche, molto simili a quelle del 1910, quando la patinoire di Blancio aprì i battenti: eppure qui è nata l'epopea dell'hockey torrese. … (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino