Via libera al parco, purché sia piccolo
CUMIANA - Approvato nel Consiglio di giovedì scorso il bilancio consuntivo di Cumiana, che si chiude con un avanzo pari a 70mila euro, di cui 30mila saranno spesi per nuovi punti luce, l’acquisto di un motocarro per i servizi cimiteriali, un mezzo della Protezione civile e una fresa antineve. I restanti 40mila saranno accantonati. Contrari alla deliberazione il consigliere Pdl Aielli e Marchesi di CumianaCiPiaceCosì. Favorevole con la maggioranza il consigliere Poli.
Si è poi passati alla ridefinizione dei confini del parco "Tre Denti-Freidour": «Gli impegni assunti nel dicembre 2005 dalle forze politiche vengono ribaditi con un’osservazione al Piano territoriale provinciale - ha spiegato il sindaco Costelli -. Oggi comincia un iter che speriamo possa avere esito favorevole: se l’osservazione verrà accolta, serviranno una delibera provinciale e una regionale per la notifica. La nostra proposta è ferma, coerente e decisa, una decisione presa con i cittadini, le associazioni e i comitati». Di fatto la proposta cumianese ridurrebbe il parco dagli attuali 861 ettari a 564, così come era stato concordato in origine. «La cartina è quella approvata nel 2005 con confini più definiti che seguono sentieri, fiumi e crinali - ha detto l’assessore Ruffinatto -. Attualmente il parco lambisce molte borgate fino ad arrivare talvolta vicino a case, orti e frutteti. La Provincia ci ha dato buone speranze». La proposta ha visto il parere favorevole del consigliere di minoranza Aielli, che però poi non ha partecipato alla votazione per un impegno politico. Voto favorevole anche da parte del consigliere Poli, secondo cui «si sono raccolte le istanze dei comitati e il parco è nato con il coinvolgimento delle persone che abitano la montagna». Scettico invece Marchesi: «Questo parco è nato in modo poco trasparente e partecipato. Abbiamo messo una pezza a un'iniziativa non partecipata». Immediata la replica di Costelli e dell’assessore Amè che hanno ripercorso la storia del parco: «Ancora non si sa perché l’ipotesi originaria di estensione del parco sia poi stata gonfiata, ma noi non abbiamo colpe, abbiamo soltanto ereditato una patata bollente. Del resto il progetto del parco è nato nel 1998-1999 sull’onda di qualche assessore entusiasta: forse ne sono state esagerate l’importanza, la fruibilità, la possibilità di ottenere collaborazioni e finanziamenti». E ancora: «Con l’aiuto di molte rappresentanze abbiamo steso un ottimo regolamento. È il primo esperimento simile a livello provinciale». La discussione ha poi riguardato gli sviluppi futuri: i progetti ci sono e sono stati già presentati negli scorsi mesi, occorrerà reperire i soldi per metterli in opera. La deliberazione è stata approvata con i soli voti favorevoli della maggioranza e del consigliere Poli, essendo il gruppo Pdl assente. Astenuto Marchesi.
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino