L'eternit crea allarme

Vigone, esposti contro alcuni privati
La segnalazione inoltrata dal Comune all'Arpa

VIGONE - Nell'ottobre 2008 l'allora sindaco Dino Ambrosio aveva promosso un censimento sulla presenza di amianto negli edifici cittadini, a cui un'ottantina di residenti aveva risposto segnalando l'esistenza del pericoloso materiale negli edifici di loro proprietà.

Alcuni avevano contemporaneamente presentato una denuncia di inizio lavori (Dia) per la rimozione dell'eternit in tempi brevi, mentre altri si erano limitati a far eseguire dei controlli da parte di esperti che ne avevano escluso la pericolosità, non essendoci una degenerazione del materiale con conseguente rischio per la salute delle persone.

Tutto o quasi sembrava sotto controllo, ma adesso c'è chi giura che non è così. «Il problema dell'eternit nasce quando le lastre di copertura, ad esempio, si deteriorano e il prodotto non è più stabile. Se ciò avviene, si deve intervenire subito o rimuovendo la parte interessata o mettendola in sicurezza con delle vernici speciali. In tutti gli altri casi per ora non esiste l'obbligo di eliminarlo», spiega l'attuale sindaco Claudio Restagno.

In attesa di nuove disposizioni in merito nulla dunque è stato fatto, neppure sugli edifici comunali che contengono eternit: dalle palestre delle scuole elementari e medie, al bocciodromo ed al magazzino comunale di via Vallero, fino ad alcuni fabbricati del cimitero.

Il mancato intervento da parte dell'ente pubblico ha una sola spiegazione: l'assenza delle ingenti somme necessarie per agire, al di là del costante controllo dell'integrità delle strutture in modo da non creare pericoli per chi le usa.

«Come Comune era stata fatta richiesta di un finanziamento per la scuola media, ma non ci sono stati assegnati fondi. Ora si riproverà, probabilmente, con un altro bando regionale in scadenza a giugno» dice Mario Druetta, responsabile dell'Ufficio tecnico comunale.

Alcuni cittadini, intanto, si lamentano perché gli edifici adiacenti le loro case sono vittime dell'incuria e presentano gravi rischi sotto questo profilo. Ci sono state delle richieste di intervento in merito da parte loro?

«Alcuni cittadini hanno presentato degli esposti contro dei privati che, a loro parere, non si erano messi in regola rispetto alle severe norme attuali. Noi come Comune abbiamo fatto un primo sopralluogo, poi abbiamo inoltrato all'Arpa le varie segnalazioni affinché quell'ente proseguisse nella procedura, che è di sua competenza» ammette Mario Druetta.

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Paola Molino