Alp-Cub cita la Stabilus: «Comportamenti illegittimi»
Si apre il 30 aprile prossimo davanti al giudice del lavoro del Tribunale di Pinerolo, Giuseppe Salerno, il dibattito sulla causa intentata da tre ex-dipendenti contro la Stabilus di Villar Perosa, azienda che ha improvvisamente chiuso i battenti nel 2009. I tre sono assistiti dall'avvocato torinese Simone Bisacca su mandato del sindacato di base pinerolese Alp-Cub.
Non siamo di fronte, occorre dirlo subito, ad una normale causa di lavoro. Il perché ce lo spiega il sindacalista Enrico Lanza di Alp: «Sappiamo benissimo che si tratta di una causa difficile da portare avanti, ma abbiamo voluto farlo ugualmente: non si tratta di portare a casa qualche soldo in più per i lavoratori, ma di affermare un principio ovvero che non si può chiudere una fabbrica senza un valido motivo».
Secondo le tesi dell'avvocato dei tre lavoratori nell'azienda, appartenente a un gruppo tedesco, nella gestione dell'intera vicenda sarebbero stati commessi numerosi atti illegittimi, sia dal punto di vista formale, sia sostanziale. Illegittima la composizione della Rsu, illegittima la procedura per la richiesta della cassa integrazione straordinaria poiché non ci sarebbero stati i presupposti a sostegno della stessa.
Non solo, i lavoratori contestano la validità dell'accordo stipulato tra sindacato (Cisl) e l'azienda che ha portato alla chiusura dello stabilimento in cambio di una congrua buonuscita, accordo poi accettato dalla maggioranza dei lavoratori. Secondo gli avvocati l'azienda non era afflitta da problemi gravi: «La sospensione del rapporto di lavoro - scrivono - è basata su presupposti non veritieri… L'azienda ha poi agito in modo puramente arbitrario nella decisione di chiudere e togliere il lavoro ai suoi dipendenti». La parola passa adesso al giudice.
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Paola Molino